Riassunto di quanto accadde nel carminio 1258

La città di Calastea
Col sopraggiungere della calura estiva, nelle piazze e nei vicoli di Calastea, nei bazar e nei postriboli, si faceva un gran parlare della grande novità! La Basilissa aveva scelto un nuovo barone per governare la città, il giovane Magno Demone Cipridi, detto il “Prudente, il Divino, il Virile”.
Giochi e divertimenti furono predisposti per festeggiare il nuovo Signore della città, ma le genti straniere accorse a Calastea si intrattennero più che altro nei vicoli malfamati, tra commerci più o meno legali, ricettatori e spioni.
A Calastea giunse anche Lupo della Luna, capoclan dei pitti di Neenuvar e foriero di importanti notizie sull’assassinio di Yavàldaron. Il Sire degli Elfi, poco prima di essere ucciso, aveva scacciato dalla sua corte un sacerdote coronense di nome Mariano. Nelle pacifiche terre di Neenuvar che un ospite fosse esiliato era consuetudine assai rara, che gettava perciò fosche ombre sul ruolo della Corona nella vicenda.

Il Sacro Circolo
Nelle impervie terre di Altabrina il Principe Falcobrando aveva chiamato a raccolta i Clan e tutti i Principati delle Terre Spezzate presso il Sacro Circolo per assistere al suo matrimonio con Beldiluce, figlia del defunto Capo Clan del Lupo, Canenero. Risuonarono festosi i tamburi del nord per la pace sancita dall’unione dei due Clan e i Principi tutti delle Terre Spezzate giunsero a porgere omaggio, ma nel bel mezzo dell’estate brinnica gli Spiriti scatenarono la peggiore tempesta di ghiaccio a memoria d’uomo e le verdi terre si coprirono di gelido manto, costringendo gli stranieri a una precipitosa fuga.
All’indecorosa ritirata fece da strascico uno strano silenzio, lasciando la povera gente a commentare i guai che affliggevano i potenti. Nel nord delle Terre Spezzate, la gioia e la prosperità avevano benedetto i Principi e le proprie genti, unite nell’Alleanza del Nord. Falcobrando aveva nuovamente riunito i clan di Altabrina sposando la figlia del Capoclan del Lupo, mentre Alarico D'Urso attendeva a breve la nascita del tanto atteso erede di Castelbruma, prevista per il mese di Caduceo.

Nelle terre unite dall’Asse Tetradico, specie presso l’Ecclesia valniana e coronense, cresceva la preoccupazione per il rafforzarsi dell’Antico Culto nelle terre del nord. La festosa corte venale appariva funestata da imprevedibili quanto violenti malumori della Basilissa Desdemona Alcestidi, che cacciò o mise ai ferri numerosi dei suoi cortigiani con l’accusa di tradimento. I vescovi Valniani attendevano con impazienza che la Sacra Cerca indetta dal Magnifico trovasse compimento e venisse dunque scelta la futura sposa di Edoardo II dei Castamanti, Principe di Valleterna.
La Corte di Meridia si chiuse in un rabbioso imbarazzo per l’infamante accusa rivolta ad Acrisio il Giovane, catturato da valniani e coronensi per eresia. L’alchimista merida era stato infatti torturato e giustiziato proprio nelle terre di Altabrina in adempimento ad un mandato firmato da Sua Maestà.
A Neenuvar il lutto per la morte di Yavàldaron, portavoce del Consiglio degli Elfi assassinato in primavera nelle terre di Venalia, aveva lasciato il posto a un’orgogliosa determinazione. Appariva ormai chiaro che sarebbe stata Malwen Elensil a guidare il suo popolo verso una nuova rinascita, e verso la vendetta.

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Novità e Dicerie

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